Amici ben ritrovati, riguardo all'acciaio inox faremo più di un articolo, ma per evitare di annoiarvi, verrà diviso in tre o quattro sezioni. Questa è una piccola introduzione. Buona lettura
Il successo dell’acciaio inox si deve alle sue qualità: è un materiale duraturo, oltremodo resistente, bello ed elegante. Per questo motivo il suo utilizzo è di ampio raggio, sia come materiale industriale che nell’interior design.
In casa viene utilizzato per i rubinetti del bagno, per il lavello della cucina, per il fornello. Lo troviamo nelle posate e nelle pentole, e anche nei complementi di arredo, come i tavoli.
Esistono diverse tipologie di acciaio, che vengono classificate a seconda dei loro componenti. Ognuna di esse si differenzia non tanto per la qualità, quanto per il diverso uso che può esserne fatto.
Ma partiamo dalla base.
Cosa significa Acciaio Inox (inossidabile) 18/10
L’acciaio si ottiene combinando tra loro ferro, carbonio e cromo.
L’acciaio inox, in particolare, contiene carbonio con una percentuale uguale o inferiore al 1,2%, mentre il cromo non supera il 10,5%.
È a quest’ultimo elemento che si deve il fatto che l’acciaio non può sviluppare la ruggine, perché il cromo forma una pellicola protettiva che non reagisce a contatto con l’ossigeno. In pratica non si verifica quel processo fisico chiamato ossidazione.
Questo è il motivo da cui deriva il nome “acciaio inox“, che non viene dall’inglese come si potrebbe pensare, ma dal francese inoxydable, ovvero inossidabile.
In inglese l’acciaio inossidabile viene chiamato Stainless Steel, che significa “acciaio senza macchia”. Una definizione più che mai azzeccata considerando che l’acciaio non solo non forma macchie di ruggine, ma rimane brillante e lucente dal primo all’ultimo giorno.
Certo, per mantenerlo tale bisogna sapere quali sono i prodotti giusti da utilizzare per la sua pulizia.
Quali tipologie di acciaio inox esistono?
Di acciaio inox non ne esiste uno solo, al contrario ce ne sono diverse tipologie, classificate secondo le loro componenti e i differenti usi per cui si possono impiegare.
Ti è mai capitato, informandoti sul materiale con cui è realizzato un prodotto che vuoi acquistare, di trovare la dicitura “acciaio inox 304 o 430″ senza avere la minima idea a che cosa si riferisca?
Incominciamo a fare un po’ di chiarezza in modo che la prossima volta non verrai colto impreparato.
L’acciaio inox austenitico
La prima distinzione a cui occorre fare attenzione è quella che separa gli acciai austenitici da quelli ferritici e martensitici.
Gli acciai austenitici sono i più utilizzati al mondo perché hanno una maggiore resistenza e sono più versatili da impiegare. Inoltre gli acciai ferritici sono magnetici, mentre i martensitici sono i più fragili.
L’acciaio inox austenitico presenta diverse caratteristiche vantaggiose. Vediamole elencate:
• enorme resistenza alla corrosione (come accennavamo, lo strato superficiale di cromo lo protegge dall’ossidazione)
• può essere utilizzato puro, senza bisogno di essere verniciato
• semplicissimo da pulire e da mantenere splendente. L’importante è evitare sostanze dannose come l’ammoniaca.
• riciclabile al 100%
Gli impieghi dell’acciaio austenitico sono di ampio raggio. Viene utilizzato:
• nell’edilizia e nell’architettura
• negli elettrodomestici
• per utensili da cucina, come coltelli, pentole, posate
• nella sanità, per gli strumenti chirurgici
• nell’industria chimica
• per trasportare bevande e cibo
• per realizzare armi da fuoco
• per realizzare gioielli e orologi
• nell’industria automobilistica
• nell’industria aerospaziale
• nell’industria navale
• per mobili e complementi d’arredo
• …
All’interno della categoria degli Austenitici, gli acciai vengono classificati ulteriormente in base alla quantità percentuale di Nichel e Cromo che contengono.
Per capirci, il conosciutissimo 18/10 (che in un altro sistema di classificazione è indicato come AISI 304) deve la sua sigla alla percentuale di Cromo presente (18) e poi di Nichel (10).
L’acciaio inox 18/8 contiene invece il 18% di Cromo e l’8% di Nichel. Il 18/8/3 (AISI 316) ha un numero in più, che indica la percentuale di Molibdeno presente nella lega.
La nomenclatura AISI
Le varie tipologie di acciaio inox vengono classificate secondo la nomenclatura AISI, che sta per American Iron and Steel Institute, l’ente specializzato.
La loro denominazione è costituita da una cifra numerica a tre cifre. Di seguito i più comuni.
Acciaio inox AISI 304
L’acciaio inox AISI 304 è definito comunemente 18/10 o 18/8 in riferimento alla quantità di Cromo e Nichel presente nella lega, come dicevamo prima.
È l’acciaio più utilizzato in assoluto, è quello delle nostre posate, pentole, cappe della cucina, tavoli, sedie… Viene usato anche per coniare le monete.
Si tratta di una tipologia di acciaio molto resistente, l’unica accortezza da tenere a mente è quella di non metterlo a contatto con sostanze chimiche, come l’ammoniaca.
Acciaio inox AISI 316
Alla composizione dell’AISI 304 si aggiunge il Molibdeno, che rende questo acciaio ancora più resistente alla corrosione, tanto che può essere utilizzato anche in ambienti caratterizzati da alta umidità e salinità. Per questo motivo l’acciaio AISI 316 è impiegato nella carpenteria navale, nell’oreficeria e per gli impianti ortopedici.
Acciaio inox AISI 430
Si tratta di un acciaio meno resistente degli altri, non adatto a condizioni ambientali “difficili”. Inoltre anche l’aspetto estetico non è il migliore.
A differenza degli altri due, che sono acciai della classe austenitico, l’AISI 43O è ferritico. Questo significa che è meno stabile e esteticamente meno riuscito, ma può essere sottoposto a temperature più elevate. Per questo è più adatto alle lavorazioni delle industrie.
Acciaio inox AISI 441
Costituisce una valida alternativa all’AISI 304, perché ha una buona resistenza alla corrosione ed ha un prezzo competitivo per via dell’assenza del Nichel nella lega.
Di solito viene utilizzato per piani cottura, lavello, strutture di tavoli e sedie.
Acciaio Corten
Il Corten è una tipologia di acciaio di bassa lega, che contiene rame, cromo e fosforo.
L’aspetto di questo acciaio è molto caratteristico e pieno di fascino. Il colore terracotta è dovuto alla patina di ruggine, la responsabile del suo aspetto peculiare, che si forma sulla superficie.
GABRIELE ASSETTA
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