top of page
Immagine del redattoreGabriele Assetta

SALDATRICE a filo MIG MAG, cosa devo sapere prima di acquistarla?



Prima di iniziare com'è fatta una SALDATRICE MIG MAG o comunemente chiamata filo? Perché usa il gas per saldare?


Quando si effettuano delle saldature con una saldatrice tradizionale, l’ossigeno dell’aria si mescola al metallo incandescente ossidandolo, e favorendo successivi processi di ruggine e di indebolimento delle cuciture, esteticamente inaccettabili, oltre che inaffidabili sul piano della tenuta. Per evitare che succeda bisognerebbe eliminare l’ossigeno durante il processo di surriscaldamento del metallo o fare in modo che non si unisca alla saldatura. Le tecniche di saldatura MIG e MAG, cioè quelle che utilizzano il gas, riescono ad ovviare a questo problema di ossidazione, anche se utilizzano sistemi diversi. Cerchiamo di capire cosa succede quando si usano queste tecniche di saldatura e perché non interviene nessun processo di ossidazione.

L’ossigeno interviene nei processi di rapida conversione dello stato degli elementi, da aeriforme a fiamma. Una trasformazione, meglio conosciuta come combustione, che avviene alimentando il combustibile fossile, in questo caso il gas, con un comburente che, normalmente, è proprio l’ossigeno presente nell’aria circostante. Le saldatrici a filo continuo invece accendono il gas utilizzando l’anidride carbonica, nel caso della MAG, oppure usano semplicemente Argon o Azoto, nel caso della MIG. Una tecnica che non solo evita la presenza di ossigeno durante il riscaldamento delle parti da saldare, ma migliora nettamente la stabilità di posizionamento dell’arco sui materiali più difficili da congiungere

Le saldatrici che usano questi sistemi sono sia di tipo manuale, che automatico o semi automatico. Una differenza che condiziona il prezzo più contenuto in quelle di tipo manuale, e la velocità di esecuzione, che è massima in quelle automatiche professionali L’automatismo, in queste saldatrici a filo continuo, riguarda proprio il movimento e l’avvicinamento del filo alla cucitura, mentre si consuma. Il risultato però non è di poco conto, perché le saldature che vengono fuori da queste saldatrici sono di estrema precisione, senza sbavature.

Tanta precisione non è però esente dalla giusta manualità e dall’intervento dell’operatore, perché gli errori possono verificarsi comunque. Infatti l’automatismo, le maschere e la possibilità di usare ambedue le mani, non sono sufficienti, da sole, a sostituire la pratica e l’esperienza, che sono essenziali per realizzare una saldatura ad opera d’arte. Comunque, una volta acquisita la giusta manualità, grazie all’automazione ed alla eliminazione della presenza di ossigeno come comburente, puoi ottenere risultati davvero eccellenti.


Poi abbiamo la Saldatura con filo animato o Flux, che sarebbe come l'elettrodo, Dove all'interno di un filo cavo passa del materiale che che combinandosi con l'ossigeno crea uno strato di scoria a protezione. Comodissimo se saldiamo in posti dove portare la bombola è davvero difficile.


Com'è fatta una torcia per la saldatura MIG MAG



Impugnatura Isolante (in bianco) e inserto filettato per la guida del filo (in giallo) Ugello per il gas di protezione Pattino di contatto fra alimentazione elettrica e filo (guidafilo) Bocchello di alimentazione del gas di protezione In alcuni casi la torcia ha un circuito di refrigerazione alimentato con acqua.


Partiamo dall'utilizzo obbistico.

Capiamo come sempre che spessori dovremmo saldare, così da regolarci di conseguenza, anche qui vale la regolina dei Ampere per spessore, all'incirca 30A di corrente equivalgono ad 1mm di spessore, fatti i dovuti calcoli e capito quindi di quanti Ampere ci serve la nostra saldatrice, capiamo perché comprare una SALDATRICE a filo?

I motivi sono molteplici e qua ne andremo ad elencare i più importanti secondo me.


1) la velocità di esecuzione della saldatura, non dovendo cambiare elettrodo e avendo a disposizione una bobina di filo che può essere da 1kg fino a 15 kg possiamo saldare senza fermarci.

2) La possibilità di avere dei programmi sinergici, cioè dei programmi che una volta impostati regolano automaticamente tutti i parametri della macchina. Esempio, noi diciamo alla macchina che vogliamo saldare dell'acciaio inox, diamo lo spessore e lei regolerà automaticamente tutti gli altri parametri dalla corrente A alla tensione V alla fuoriuscita del filo.

3) la maggior parte di queste saldatrici ormai sono multiprocesso. Cioè saldano sia a Mig-Mag sia a MMA che TIG lift. Di quest'ultimo ne parleremo in un'altro articolo


SALDATRICI MIG MAG Professionali


Qua la situazione cambia, perché andiamo a saldare per molto più tempo anche per turno di 8 ore, quindi la maggior parte di queste macchine hanno un raffreddamento a liquido, che arriva fino alla torcia così da tenerla sempre a temperatura controllata, poi abbiamo la pulsazione alternando picchi di corrente la saldatrice fa sì che l'ossido di materiali come l'alluminio venga allontanato dal bagno di fusione così da avere saldature sempre perfette, ovviamente gli Ampere sono molto più elevati fino a 500A e abbiamo molte più funzioni e sinergie. E possibilità di saldare con spessori di filo molto maggiori.


Gas di protezione Mig-Mag


Invece i gas attivi sono generalmente miscele di Ar e CO2, con l'anidride carbonica che, in casi estremi, sostituisce l'Ar (comunque raramente viene usata in percentuale superiore al 25%). La presenza di CO2 aumenta la stabilità di posizionamento dell'arco su materiali ferromagnetici (acciai al carbonio o bassolegati). Inoltre la presenza di gas attivo permette una maggiore penetrazione del giunto. D'altra parte la presenza di CO2 provoca un aumento della corrente necessaria per avere un trasferimento di metallo a spruzzo fra il filo ed il bagno, aumenta gli schizzi (spatter) e diminuisce la stabilità elettrica dell'arco. Quindi per poter usare gas attivi con trasferimento a spruzzo, generalmente si utilizza una corrente pulsata, cioè una corrente che presenta picchi di intensità di durata e frequenza prestabilite, per avere un'immissione di energia continua, ma con il distacco della goccia metallica solo durante la fase ad alta intensità di corrente.

Ma come avviene il trasferimento di materiale nella saldatura Mig-Mag


Il metallo del filo, fondendo, si trasferisce al bagno di saldatura praticamente con tre modalità: trasferimento per corto circuito trasferimento a gocce trasferimento a spruzzo Nel primo caso la corrente che percorre il filo non è abbastanza alta da portarlo alla temperatura di fusione, quindi il filo viene a contatto con il bagno, provocando un corto circuito fra i due metalli che, facendo aumentare la corrente, fonde l'estremità del filo, cioè il metallo non viene trasferito attraverso l'arco. In genere la frequenza con cui avvengono i cortocircuiti è mantenuta fra 20 e 200 per secondo. In questo modo vengono generate una serie di piccole "pozzanghere" che solidificano velocemente, data la temperatura relativamente bassa. Quindi questa modalità di trasferimento è particolarmente adatta a saldature su piccoli spessori, saldature in posizione (verticale o sopratesta) o per chiudere aperture formate in seguito a lavorazioni o riparazioni. In genere si evita di usare questa forma di trasferimento, dato che provoca livelli molto alti di spatter. Nel secondo caso il filo fonde in gocce con diametro superiore a quello dell'elettrodo, che vengono trasferite nel bagno essenzialmente per effetto della forza di gravità, quindi questo metodo di trasferimento può essere usato solo in posizione piana. Con questo metodo di trasferimento si deve avere un arco abbastanza lungo per permettere alla goccia di cadere nel bagno senza provocare cortocircuiti, che, disintegrandola, provocherebbero spruzzi sul metallo adiacente. Nell'ultimo caso il filo fonde formando un gran numero di gocce di piccole dimensioni, con correnti più alte di quelle richieste per il trasferimento a gocce. In questo modo si ottiene un trasferimento in un arco molto stabile, praticamente privo di spatter. La corrente sopra la quale avviene questo tipo di trasferimento è indicata come corrente di transizione a spruzzo, sopra questa corrente la velocità di trasferimento passa da poche gocce per secondo a 200-300 gocce per secondo. Dato che le dimensioni delle gocce sono molto più piccole di quelle generate nel trasferimento a gocce, la forza di gravità è inferiore alle forze elettriche provocate dall'arco, quindi questa modalità può essere usata (con difficoltà) anche in posizioni diverse da quella orizzontale. Questa modalità di trasferimento, richiedendo correnti elevate, e quindi un elevato apporto termico, non è consigliabile quando vengono saldati piccoli spessori. Per superare le difficoltà collegate all'elevato apporto termico che caratterizza il trasferimento a spruzzo le macchine per saldare MIG/MAG sono state modificate in modo da lavorare con corrente pulsata. In pratica la macchina genera per una certa percentuale (generalmente il 70%, ma può essere aumentata o ridotta a seconda delle circostanze) del periodo (fissato sulla macchina) una corrente inferiore alla corrente di transizione a spruzzo. In questa fase il filo si scalda, ma non produce gocce che vengono trasferite, e contemporaneamente viene mantenuto l'arco che scalda il bagno di saldatura. Dopo la pausa, la corrente viene innalzata (generalmente a gradino) ad un valore superiore a quello della corrente di transizione, quindi per un certo tempo (qualche ms) trasferisce il filo nel bagno in modalità a spruzzo. Nelle macchine di saldatura più moderne è possibile modificare la forma d'onda (per esempio, gestendo la riduzione di corrente dopo il trasferimento a spruzzo). Questo modo di impiego della macchina per saldare ha notevolmente ridotto la difficoltà di saldare con questa tecnologia, ed il basso costo dei componenti elettronici ha permesso di contenere entro limiti accettabili il costo delle macchine stesse.


Quindi tirando le somme qua hai tutte le info necessarie per fare la tua scelta. Buon divertimento e buona saldata.


Gabriele Assetta

144 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page